Molte persone spendono fatica, impegno, energie per raggiungere degli obiettivi che in realtà non significano nulla per loro
“Ero il numero uno più infelice del mondo”, affermò una volta Andre Agassi. Ma come è possibile? Un grande campione dello sport; un uomo vincente, bello, ricco, famoso, invidiato, a cui apparentemente sembrava non mancare nulla; insomma, una persona di successo, confessa di non essere stato felice per molti anni della sua vita. Perché? Il motivo era semplice: odiava quello che stava facendo. “Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore”, ha scritto nel primo capitolo della sua celebre autobiografia, “Open”.
In molti libri dedicati alla ricerca della felicità probabilmente vi capiterà di leggere la stessa ricetta: per essere felici dovete fissarvi degli obiettivi precisi e poi darvi da fare per raggiungerli. Il problema è che non funziona così. Con la forza di volontà e con l’impegno potete anche ottenere i vostri scopi, per quanto ambiziosi essi siano, ma a un certo punto vi ritroverete a guardarvi allo specchio e a chiedervi: “Tutto qui? Ho lavorato così tanti anni solo per questo?”. Il successo, infatti, da solo non garantisce la felicità. Per essere felici non basta vincere, non basta nemmeno diventare i migliori del mondo, bisogna sentirsi pienamente realizzati, amare quello che si fa, esprimere tutto il potenziale che abbiamo dentro di noi e che spinge per uscire.
Hai scelto l’obiettivo giusto per te?
Prima di metterci in cammino verso una meta, bisogna chiederci se abbiamo fissato bene il traguardo che stiamo inseguendo. Se vi chiedessi, ad esempio, “qual è l’obiettivo della tua vita?”, alcuni di voi potrebbero rispondermi “la famiglia”, altri “il denaro”. A quel punto, allora, potrei farti un’altra domanda: “Perché la famiglia è così importante per te?”, e tu mi risponderesti: “Perché mi dà amore, fiducia, affetto, gioia”. Oppure, “perché è importante il denaro?”, e tu ribatteresti: “Perché mi garantisce libertà, sicurezza, possibilità di contribuire”. Insomma, la famiglia o il denaro non sono i nostri veri obiettivi: sono soltanto degli strumenti che ci possono permettere di raggiungerli. In realtà, rappresentano semplicemente dei mezzi che ci consentono di produrre dentro di noi quegli stati emotivi che realmente desideriamo, quei sentimenti che vogliamo provare con continuità nella nostra vita, perché soddisfano i nostri bisogni più profondi.
Questo è il problema della maggior parte delle persone: non hanno chiara la differenza tra i loro mezzi e i loro fini. Spendono tanta fatica, tanto impegno, tante energie per ottenere il successo, come se questo fosse il loro obiettivo ultimo, e non si rendono conto che, così facendo, in realtà si allontanano dai loro desideri più autentici, quelli che li fanno sentire completi, che rendono la loro vita ricca e soddisfacente. La strada per la felicità, invece, passa per l’auto-realizzazione. E, per arrivare a sentirti realizzato, occorre innanzitutto che tu chiarisca esattamente che cosa vuoi: di cosa hai bisogno e che cosa invece devi lasciar perdere, perché per te non ha alcun vero significato.
Esercizio sui tuoi personali valori di vita
Decidi tu che cosa vuoi realmente dalla tua vita, e permettiti di desiderarlo davvero, anche se lo ritieni impossibile, senza mai accontentarti di nulla di meno. Che cosa significa, per te, una vita straordinaria? Imparare a suonare uno strumento, scrivere una poesia, coltivare un giardino, passare del tempo con i tuoi amici o con il tuo partner, leggere un libro? Allora fallo, e divertiti. C’è un sogno che hai abbandonato da tempo? Riabbraccialo, senza farti distrarre dalle altre situazioni e senza perdere altre occasioni. È una scelta: quella di modellare te stesso in ciò che puoi diventare, invece di essere semplicemente ciò che le circostanze ti hanno reso finora. Quella di sentirsi vivo, invece di sopravvivere.
Il primo passo per arrivare a sentirti pienamente realizzato, quindi, è prenderti del tempo per progettare i tuoi nuovi valori e le tue nuove regole di vita. Rifletti e rispondi a queste domande:
- chiarisci il tuo destino: che tipo di persona voglio diventare? Che cosa voglio fare della mia vita?
- quali sono i dieci valori più importanti per me, ovvero quali sono le dieci emozioni che mi fanno stare meglio? Scrivi una lista in ordine d’importanza (amore, amicizia, passione, sicurezza, salute, avventura, impegno, eccellenza, potere, socialità, collaborazione, condivisione, autonomia, libertà…)
- ora rileggi la tua lista attuale e chiediti: che cosa guadagno da questo valore e, al contrario, quanto mi costa?
- quali valori devo eliminare e quali devo aggiungere?
- in quale ordine devono stare?
- alcuni dei valori che ho elencato in questa lista sono in conflitto tra loro?
- ora traduci questi valori astratti in esempi concreti e facili da capire: riesco a realizzare questo valore nella mia vita quando…
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