Siamo abituati ad affidarci solo all’intelligenza razionale e a soffocare il nostro intuito. Un aiuto ci può venire dalla meditazione
“Usa il cervello”. Ce lo sentiamo dire fin da quando siamo piccoli. Le nostre famiglie, le nostre scuole, la nostra società ci insegnano e ci incoraggiano a coltivare la ragione. Siamo abituati a giudicare più intelligente solo chi ha il quoziente intellettivo più elevato. A considerare la logica e la razionalità come l’unico strumento maturo ed adulto con cui affrontare i problemi; al contrario dell’emotività, declassata alla stregua di una debolezza infantile, o dell’istinto, proprio addirittura degli animali.
Man mano che cresciamo, però, l’esperienza di vita ci dimostra tutt’altro. Anche se ci piace pensare il contrario, la realtà è che il nostro modo di agire è influenzato molto più dalla nostra reazione istintiva o emotiva che dal nostro calcolo intellettivo. Lo dimostra un esempio che tutti quanti abbiamo sperimentato: quante volte ci è capitato di sapere razionalmente che un comportamento sarà dannoso per la nostra salute, eppure di metterlo in atto lo stesso? Ci sono persone che usano droghe, altre che bevono alcool, altre ancora che mangiano troppi cibi grassi o dolci, altre che vivono una vita troppo pigra e sedentaria. Il semplice fatto di conoscere le conseguenze di queste azioni non è per nulla sufficiente a impedirci di compierle. E anche quando ci sforziamo ad invertire la rotta, iniziando una dieta o iscrivendoci alla palestra, spesso la forza di volontà iniziale si rivela di breve durata e ricadiamo nelle solite, vecchie abitudini. Alla lunga il nostro cervello non riesce più a mantenere il controllo e sono di nuovo le emozioni ed i sentimenti ad avere la meglio.
Questo accade perché l’intelligenza umana è in effetti composta di due parti, entrambe importanti e potenti: una razionale e l’altra emotiva. La prima riflette, la seconda sente; la prima calcola, la seconda immagina; la prima vede il mondo dall’esterno, la seconda dal nostro interno. Per vivere una vita sana, occorre che queste due parti che ci costituiscono siano in perfetto equilibrio. La ragione è uno strumento meraviglioso e utilissimo, ma dobbiamo stare attenti a non far pendere troppo l’ago della bilancia dalla sua parte: se le permettiamo di prendere le redini del comando, infatti, finirà per ingabbiare il nostro intuito. La mente razionale chiacchiera continuamente, e in genere ci dice cose che ci fanno paura, che ci limitano o ci bloccano; l’intuizione, invece, ci sussurra delle altre risposte, che spesso sono quelle più sagge, più giuste per noi, più in linea con la nostra natura. Peccato che, come abbiamo visto, nessuno ci insegni davvero a darle retta. Insomma, dobbiamo metterci d’impegno noi per imparare di nuovo ad ascoltare il nostro istinto, a non lasciarlo affogare nel mare di distrazioni e di rumori di fondo che ci sommergono ogni giorno.
La meditazione ti rilassa e silenzia il pensiero
Uno dei metodi più efficaci per abbassare il volume del cervello, e per lasciar così emergere la nostra voce interna più profonda, è la meditazione. Una tecnica antica, i cui benefici sono però stati confermati anche dalla moderna scienza: le ricerche del dottor Herbert Benson, professore di medicina ad Harvard, rivelano come sia in grado, ripetuta quotidianamente, di eliminare la reazione alla paura e di stimolare il sistema nervoso parasimpatico, quello che regola il rilassamento e allevia lo stress. Quando ci alziamo al mattino, ad esempio, anziché accendere lo smartphone, il computer, la radio o la tv e farci subito invadere e caricare da tutta la tensione del mondo, dedichiamo pochi minuti (ne bastano una decina) a meditare. È una sorta di pulizia della mente e della coscienza, che ci libera dello sporco mentale in eccesso, proprio come se facessimo la doccia.
Come si fa? Per iniziare basta sedersi in una posizione comoda, chiudere gli occhi e mettere una musica rilassante nelle orecchie (su YouTube si trovano moltissimi brani perfetti per questo scopo). A questo punto ci si concentra sul respiro, lento e profondo, con il diaframma, e si inizia a rilassare tutti i muscoli del nostro corpo, uno per uno, partendo dall’alto. Possiamo anche immaginare una luce bianca, che ci percorre dalla testa ai piedi purificandoci, curandoci ed eliminando ogni tensione accumulata. Quando siamo completamente rilassati, iniziamo a ripetere mentalmente per dieci minuti una parola o una breve frase in cui crediamo profondamente, concentrandoci unicamente sulle parole e ignorando passivamente ogni altro pensiero che si affaccia nella nostra testa. Questa ripetitività semplice e quasi ipnotica è quella che stimola nel nostro cervello la risposta di rilassamento.
Pensi di non avere tempo, di essere troppo impegnato per dedicare dieci minuti al giorno a te stesso? Se è così, sappi che sono proprio pratiche come queste che, se diventano un’abitudine, possono regalarti molta più energia da poter utilizzare nella vita di tutti i giorni. Il nostro cervello si comporta proprio come un computer: quando funziona male o si impalla, a volte basta semplicemente spegnerlo e riaccenderlo. A quel punto ci renderemo conto con facilità che, per prendere una decisione importante, pensarci troppo sopra non sempre è la strada migliore: a volte può essere molto più saggio far tacere la ragione e affidarci solo alla sapienza del nostro istinto.
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