Articolo scritto per Italia Che Cambia
Patrick Trancu ha 59 anni, vive a Lugano e fa il crisis manager. Il suo lavoro, del quale è uno dei massimi esperti italiani, consiste nel gestire tutti gli aspetti delle crisi: dalla preparazione alla risposta, dal recupero alla comunicazione. Una professione ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma che forse come nessun’altra è adatta a navigare la contemporaneità. Tutti noi infatti viviamo ormai immersi in una fase critica apparentemente senza soluzione di continuità, che nel corso degli anni ha assunto le vesti di crisi finanziaria, economica, politica, pandemica, climatica, bellica.
«Le crisi del XXI secolo tendono a essere complesse e sistemiche», spiega Trancu. «Si incrociano, provocano effetti domino, non riusciamo a definirne facilmente il perimetro perché il sapere attuale, o quello che possiamo ricavare dalle esperienze precedenti, si rivela insufficiente. Il nostro è sempre più frequentemente un contesto di policrisi; qualcuno addirittura parla di permacrisi o crisi permanente. Il motivo è che oggi viviamo in un mondo iper-complesso, interconnesso e interdipendente, quindi estremamente fragile».