Dire “grazie” fa bene alla salute e ti fa vivere meglio. Dedica alla riconoscenza almeno dieci minuti tutte le mattine
Quando eravamo bambini e le nostre mamme ci insegnarono a dire “grazie”, ci fecero dono di una delle lezioni più importanti della nostra vita. E non solo per una questione di educazione. Basti pensare che i più moderni studi scientifici internazionali hanno dimostrato come la gratitudine migliori la nostra capacità di far fronte allo stress, abbassando fino al 23% i livelli di cortisolo, aumenti le nostre difese immunitarie e faccia persino funzionare meglio il nostro cuore, riducendo la pressione e i sintomi dell’insufficienza cardiaca del 7% (lo ha scoperto il ricercatore Robert Emmons dell’University of California).
Ma l’effetto benefico più importante della gratitudine non riguarda il corpo, bensì la mente. Praticarla con regolarità significa imparare a spostare il pensiero dal poco che ci manca al tanto che già abbiamo, ovvero dalla scarsità all’abbondanza. E questa è la chiave per modificare la nostra visione della vita, imparando a valorizzare quanto di buono e utile è presente in ogni momento, persino in quelli che ci sembrano più complicati, dolorosi, conflittuali o fallimentari.
Appuntamento con la gratitudine
Per questo è buona regola far diventare il sentimento della gratitudine una presenza abitudinaria nelle nostre vite. Ogni mattina dovremmo dedicare dieci minuti (anche mentre beviamo il caffè o ci laviamo i denti) ad elencare una lista di cose per le quali siamo grati. Possono essere piccole cose, come la dolcezza del cornetto che abbiamo addentato a colazione. Possono essere delle cose che ci sono successe, come la cena con gli amici di ieri sera o la telefonata con una persona a cui vogliamo bene. Possono essere delle cose che diamo per scontate, come il fatto di essere vivi e in buona salute. E possono perfino essere delle cose brutte. Già, perché pure le esperienze negative portano con sé degli insegnamenti fondamentali, ci preparano meglio alle future sfide e ci danno l’opportunità di mettere in pratica la nostra tenacia, la nostra pazienza, il nostro coraggio. E questi sono anche buoni motivi per ringraziare noi stessi, che non va mai dimenticato.
Esercizio di riconoscenza
Oltre alla nostra quotidiana dose di gratitudine, però, in qualche momento della nostra vita in cui siamo di umore particolarmente nero può esserci utile sperimentare un esercizio dedicato specificamente ad allenare questo sentimento. Eccolo qui.
Mettiti seduto o sdraiato in un posto tranquillo, chiudi gli occhi e concentrati sul tuo respiro. Inspira ed espira profondamente per tre volte. Ora pensa a tre momenti della tua vita per i quali sei immensamente grato: rivivili proprio come se ti trovassi lì. Osservali con gli occhi, prova le stesse sensazioni che provavi allora, apprezza fino in fondo tutta la bellezza che è scaturita nella tua vita da quelle esperienze. Quando hai finito e ti sentirai pronto, apri gli occhi: ti sentirai forte, completo, guarito, pieno di gratitudine. Vorrai stiracchiarti, per sentirti pienamente vivo, in comunione con te stesso e con la vita. Un’energia nuova ti scorrerà dentro, lasciala crescere dentro di te e, se vuoi, celebrala anche con la voce: con un’espressione di gioia, di emozione pura.
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