Se cambiamo la prospettiva, possiamo scoprire che anche questo periodo di quarantena sta portando non pochi effetti positivi
La definizione di evento positivo o negativo è soltanto una nostra interpretazione, un’etichetta che decidiamo di appiccicare agli avvenimenti che ci accadono nella vita. La realtà è che, esattamente come non esisterà mai un periodo completamente privo di problemi, in cui ogni singolo aspetto delle nostre esistenze girerà per il verso giusto, allo stesso modo non ci sono nemmeno momenti in cui va tutto male.
Allenare la nostra gratitudine significa proprio abituarci a cambiare il nostro punto di vista, a scoprire il lato positivo perfino nelle esperienze che ci sembrano più infauste. Già, perché un lato positivo c’è sempre, e se non siamo ancora stati in grado di trovarlo questo significa solamente che non l’abbiamo cercato abbastanza. Volete una prova? Addirittura una circostanza indubbiamente luttuosa e dolorosa come la pandemia di coronavirus sta portando con sé non pochi lati effetti collaterali favorevoli.
La quarantena fa calare l’inquinamento…
Il più evidente è la diminuzione dell’inquinamento. Ecco alcuni dati che lo confermano. I satelliti dell’Agenzia spaziale europea hanno confermato un calo fino al 50% del diossido di azoto sulle principali capitali europee. In Cina, lo Stato che contribuisce maggiormente all’effetto serra del pianeta, dall’inizio della quarantena si è registrato un calo del 25% delle emissioni di anidride carbonica.
Le linee aeree hanno già cancellato oltre 200 mila voli, ciascuno dei quali, per le medie-lunghe percorrenze, emetterebbe nell’ambiente circa 750 chilogrammi di CO2 per ogni viaggiatore. Stiamo risparmiando migliaia di spostamenti in automobile, per andare al lavoro o a fare la spesa, e dunque tonnellate e tonnellate di gas di scarico che sarebbero finite nell’atmosfera.
E se anche ciascuno di noi è in grado di spegnere la tv o il computer, almeno per qualche ora, mentre rimane a casa, e chiacchierare con la propria famiglia, oltre a trarne un evidente beneficio a livello relazionale, può ulteriormente ridurre l’inquinamento prodotto. Ma le conseguenze positive di questo periodo non si limitano solamente all’ecologia.
…e diminuire traffico e reati
Il traffico è quasi sparito dalle nostre città: sulle autostrade si registra un calo di oltre il 50%, perfino a Seattle o a New York la riduzione di vetture circolanti da febbraio è stata del 25%. Gli spazi che fino a ieri erano occupati solamente dall’uomo e dalle sue macchine stanno tornando ad essere popolati dagli animali.
Persino i criminali rimangono a casa: il ministero dell’Interno ha registrato un crollo dei reati del 64%. E forse la notizia più bella di tutte è che la comune battaglia contro i contagi ha portato la proclamazione del “cessate il fuoco” in moltissimi Paesi in conflitto: dallo Yemen alla Siria, dal Camerun alle Filippine.
E tu che cosa puoi imparare?
Vedete, è tutta una questione di prospettiva. Se poniamo l’attenzione su un quadro più ampio, ci rendiamo conto che i momenti più difficili delle nostre vite sono gli stessi dai quali abbiamo la possibilità di imparare di più. E in questo caso l’umanità ha davanti a sé l’imperdibile chance di comprendere e correggere quei comportamenti, dalla guerra all’inquinamento, che a lungo andare avrebbero potuto portare alla sua estinzione. In modo molto più grave e drastico di un virus.
Questo è vero tanto a livello collettivo quanto a livello individuale. Per ciascuno di noi, che aveva i suoi personali piani di vita e di lavoro che sono stati stravolti dalla pandemia, questo momento porta con sé almeno una lezione preziosa quanto inaspettata. Prova anche tu a cambiare il punto di vista sul periodo che stai vivendo: che cosa ti sta insegnando o regalando questo periodo di quarantena?
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