Vuoi pensare positivo? Inizia a vivere in uno stato emotivo positivo: è più facile di quanto credi
D’accordo, il pensiero positivo può cambiare la nostra vita in meglio. Ma c’è un piccolo problema. Secondo la scienza, ogni giorno il nostro cervello produce tra i 60 e i 200 mila pensieri: controllarli tutti, consciamente e razionalmente, non solo è un’operazione illusoria, ma anche qualora fosse realizzabile finirebbe per assorbire tutte le nostre energie. Senza contare che, se i pensieri non sono allineati alle nostre sensazioni, difficilmente riusciranno a superare il centro di smistamento del tronco encefalico, per fare il loro effettivo ingresso nel corpo. Per fortuna esiste una soluzione più semplice e pratica: non concentrarsi sui pensieri, bensì sulle emozioni.
Tra emozione e pensiero
Quando parliamo di stato emotivo, ci riferiamo ad una somma di milioni di processi neurologici e di flussi biochimici che avvengono in un dato momento all’interno del nostro cervello, determinando la nostra percezione della realtà e quindi le nostre scelte e il nostro comportamento. Esistono degli stati emotivi negativi, che non ci sono utili o anzi finiscono per limitarci (come paura, depressione, senso di colpa, risentimento, odio, vendetta, rabbia, critica, fastidio, noia), ma ce ne sono anche anche di positivi (come soddisfazione, speranza, aspettativa, eccitamento, felicità, passione, gioia, gratitudine, amore). La maggior parte di noi subisce passivamente i propri stati emotivi, lasciando che si susseguano in modo spontaneo, come semplice reazione agli eventi esterni che ci accadono. Eppure un aspetto molto importante, di cui dobbiamo acquisire consapevolezza, è che, mentre queste circostanze esterne non dipendono da noi, al contrario possiamo assumere consciamente il controllo dei nostri stati emotivi.
Come si fa? Gli strumenti a nostra disposizione sono innumerevoli, ma alcuni di questi sono particolarmente semplici. Il primo fra tutti: prenditi cura di te stesso. Impara a capire che cosa ti fa stare bene, e fallo più spesso che puoi, per provare quelle sensazioni positive: metti una bella musica e inizia a cantare, pensa a una persona (o anche a un animale) che ami, fai una passeggiata nella natura, mangia un cibo che ti dà soddisfazione, fai meditazione. Quando fai qualcosa che ti rende felice, la tua ghiandola pituitaria rilascia ossitocina, dopamina, serotonina, endorfine, ormoni rilassanti, che agiscono sul tuo stato emotivo e dunque anche sul tuo pensiero.
Il potere del sorriso
Un altro modo per modificare le nostre emozioni è quello di partire dal corpo. Sembra incredibile, ma perfino i più minimi cambiamenti nelle espressioni facciali o nei gesti possono influire anche pesantemente sul nostro stato emotivo, che poi a sua volta si riflette sul nostro corpo e così via, in un circolo vizioso infinito. Per esempio, se tendi a camminare ingobbito, con le spalle calanti, con una postura debole, a lungo andare finirai inevitabilmente per sentirti stanco: è un’esperienza che chiunque può facilmente sperimentare. Anche in questo caso, la maggior parte di noi adotta questi schemi fisiologici in automatismo, senza rendersi conto di che importanza rivestano nella nostra vita. Facci caso: come stai seduto mentre leggi queste righe? Prova a raddrizzare la schiena, ad allineare il bacino a contatto con la sedia, ad aprire le spalle e il torace, e fai caso a come questa nuova postura genera automaticamente più energia.
Cambiando il modo in cui si usa il corpo, dunque, è possibile anche creare uno stato emotivo più positivo. Uno degli strumenti più potenti, ma anche più facili da usare, è il sorriso. Prova ad inspirare profondamente con il naso ed espirare con la bocca, mentre ti stampi sulla faccia una bella espressione di allegria. Oppure mettiti direttamente a ridere, senza che ci sia necessariamente un motivo specifico per farlo. Questo è l’esercizio che dovrai impegnarti a portare avanti per la prossima settimana: passa almeno un minuto, per cinque volte al giorno, guardandoti allo specchio mentre fai un ampio sorriso che va da un orecchio all’altro. Potrà sembrarti stupido, ma questo semplice movimento facciale sarà sufficiente a innescare un segnale neurologico, a creare uno stato emotivo di gioia e divertimento e, a lungo andare, addirittura a farlo diventare una buona abitudine per il tuo cervello.
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